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PR Talk con Aldo Romanelli, Marketing Manager WEBER

PR Talk con Aldo Romanelli, Marketing Manager WEBER

WEBER STEPHEN

Weber Stephen è il leader mondiale nella produzione di barbecue da esterno. L’azienda, nata nel 1952 negli Stati Uniti, ha l’headquarter a Chicago. È gestita dai dodici figli dei fondatori, Marge e George Stephen. Negli anni, attraverso un’articolata rete di filiali distribuite in tutta Europa, il brand Weber ha contribuito a far riscoprire ovunque il piacere della vita all’aria aperta, di sapori autentici e valori condivisi con amici e familiari.  Con la sua gamma di prodotti a carbone, a gas, elettrici e a pellet, occupa una fetta sempre più grande del mercato outdoor & leisure time.

ALDO ROMANELLI

Aldo Romanelli è nato a Padova nel 1982 e si occupa di marketing da più di dodici anni. Ha completato gli studi universitari in Comunicazione e Media presso le Università di Padova e di Bologna e svolto un Master in Business all’ESCP Europe Business School di Parigi. Ha avuto la possibilità di specializzarsi in progetti di Brand Identity e Promotion, Lead Generation e Trade Marketing in contesti internazionali, con un focus sulle discipline legate al digital. Da un anno è Marketing Manager di Weber Stephen Italia.

LA SFIDA DELLE PR CONTEMPORANEE SECONDO WEBER: UN APPROCCIO ONE TO ONE E NON ONE TO MANY

Romanelli, mktg Manager: “Il marchio è la somma delle persone che ci lavorano. Ogni interazione va fatta per supportarlo, senza forzare opinioni personali

Quali sfide attendono le PR nel 2024, parlando in generale?

Credo che lo scenario delle PR aziendali sia quantomai polverizzato nei diversi canali e nelle tecnologie disponibili, e che questo renda sempre più difficile per un’azienda parlare in modo univoco e riconoscibile. Il rischio che si corre è che chi si rivolge al marchio non capisca più chi gli sta parlando e, peggio ancora, cosa voglia dirgli.

Sicuramente, un viatico utile possono essere gli influencer che, sia per appeal sia per velocità di emissione, hanno un ruolo immediato nella conversazione tra un marchio e il suo pubblico, nuovo o acquisito. Allo stesso modo, però, qualcosa sta cambiando anche per ciò che rappresentano.

È sempre più importante, secondo me, che un marchio si racconti in maniera onesta e con un approccio one to one e non, per quanto possibile, one to many. La sfida per Weber è sicuramente questa e siamo pronti ad affrontarla con più attenzione che mai.

Come prevedete di affrontare queste sfide nella vostra azienda?

Weber si muove con un chiaro e nuovo enunciamento, verso una definizione nitida della propria visione grazie alla campagna adv multichannel Weber, Forever. Lanciata a marzo 2023, sarà on air ancora per i mesi a venire e ci aiuterà nel percorso che delineavo poco fa.

Si muove da un assunto facile e immediato: “il marchio è con te da sempre e si pone come un amico di famiglia, in tutti i momenti. Facile da montare, da usare e da pulire, il tuo barbecue Weber è presente per ogni tua ricetta sempre nuova e fantasiosa, com’è la vita di ogni giorno”.

Questa testimonianza di presenza quotidiana del barbecue è il passo che porterà il marchio a farsi sempre più centrale nella vita delle persone e non più, solamente, come produttore di un oggetto utile nei giorni di festa o nelle occasioni speciali.

Attraverso questa apertura alla quotidianità, si cerca di aumentare il percepito di chi si rivolge a Weber, fornendogli una sensazione di affidabilità, velocità e, soprattutto, costanza di utilizzo. In più, a supporto di questo cambio di passo, Weber, Forever è anche una rivoluzione comunicativa tout court per il marchio americano che cambia i suoi paradigmi in tutto il suo marketing mix attraverso la scelta di nuove palette di colori, di nuovi layout e scelte di immagini, fino a nuovi materiali POS.

C’è un progetto di PR del quale siete particolarmente orgogliosi?

Sicuramente è il tour appena concluso nei nostri Weber Store. Parlo di cinque flagship store – Como, Verona, Bologna, Reggio Emilia e Roma – nei quali abbiamo organizzato con degli chef eventi aperti e gratuiti per chiunque voleva venire a scoprire il marchio da vicino, vedendo all’opera veri e propri paladini della cucina come Miss BBQ, Andrea Mainardi, Federico Fusca, Ruben Bondì e Max Mariola, che hanno cucinato sui nuovi dispositivi Weber e ne hanno fatto scoprire la facilità di utilizzo e di pulizia. Scopo degli chef, oltre a condurre lo showcooking dimostrativo, anche farsi testimonial del concorso legato alla rivoluzione Weber, Forever.

Quanto e in che modo il top management aziendale è coinvolto nelle strategie di PR aziendali?

Avendo la fortuna di lavorare con un love brand spesso legato alla festa, alla celebrazione e ai momenti gioiosi, è più facile allinearsi e guardare dove il marchio stia andando. Questo si traduce in una spontanea e positiva condivisione generale dei contenuti e dei messaggi aziendali, anche nei canali personali del nostro team.

Ovviamente, teniamo sempre bene a mente che il marchio è la somma delle persone che ci lavorano e che ogni interazione va fatta in difesa e a supporto del marchio stesso, senza forzare opinioni personali. Stiamo attenti anche a come i nostri clienti, per ora in un contesto B2B – divulgano i contenuti che l’azienda mette loro a disposizione. Il mio obiettivo è fare in modo che il nostro messaggio sia sempre chiaramente esposto, in modo che faciliti la conoscenza chiara della nostra storia, dei nostri prodotti e della nostra visione della vita.